Sostenibilità



Speculazione, affari, mattone: queste sono le parole d'ordine dei costruttori che senza un minimo di ritegno per il futuro dei nostri figli e nipoti, considerano il suolo solo come un vasto contenitore da riempire con palazzi, case, strade e autostrade. Ma abbiamo bisogno dei boschi, dei prati, dei campi coltivati (biologicamente), come dell'acqua che beviamo o dell'aria che respiriamo. E di certo sia l'aria che l'acqua sono elementi che, più è lontana la loro provenienza, minore è la loro qualità e la loro sostenibilità.
Per fare un suolo, un terreno da coltivare ci vuole un antico bosco secolare. Per fare un bosco secolare ci vogliono centinaia, anche migliaia di anni di attesa. Se si perde un suolo, o perché è stato eroso dalla deforestazione o perché è stato seppellito sotto una coltre di cemento o di asfalto, si perde una risorsa che non si può più rinnovare se paragonata ai nostri tempi di vita. Si perde un valore inestimabile, ben superiore alla casa o alla strada su cui è costruita, per sempre.
Difendiamo il suolo, difendiamo la culla della nostra vita! Stop al consumo pazzo di territorio!

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Chiave di riconoscimento delle piante di Tor Caldara

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